La nostra Storia
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Siamo agli inizi degli anni '50, è da poco finita la seconda guerra mondiale. Ci troviamo nel Comune di Pigna, al confine con la Francia e sul crinale che divide la Val Nervia dalla Valle Argentina, a 1.545 metri di altitudine.
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Da poco tempo si poteva nuovamente raggiungere l'alta Val Nervia, territorio vietato ai civili durante il conflitto in quanto zona militare di confine, come dimostrano le numerose costruzioni militari ancora presenti da Carmo Langan ai Balconi di Marta, le strade ed i sentieri concepiti per trasferire uomini e armamenti alle varie fortificazioni. (tra cui il famoso Sentiero degli Alpini che oggi viene percorso per raggiungere il Monte Toraggio).
Le persone che in quel periodo salivano verso Colle Melosa e il Pietravecchia, erano pastori, che utilizzavano le malghe di Tenarda e Valdalbin per portare i loro greggi all’alpeggio estivo; boscaioli, per produrre legname e carbone; contadini dei paesi del fondo Valle (Pigna e Buggio in particolare), per seminare in quota o più semplicemente per tagliare il fieno; alpinisti con la voglia di esplorare queste montagne.
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Proprio durante lo svolgimento di queste attività la famiglia Borfiga (Ambrogio con la moglie Margherita e i figli Mario e Silvana) decise, quasi per scherzo, di aprire una sorta di Osteria per accogliere i primi appassionati della montagna che raggiungevano quella località sconosciuta e offrire loro un ristoro. Erano una famiglia semplice, di lavoratori, pronti ai sacrifici e sentirono subito, specialmente i ragazzi, un senso di appartenenza a quel luogo che per loro avrebbe potuto rappresentare il futuro.
In quel tempo la strada militare non era asfaltata, non c’era l’elettricità, non c’era l’acquedotto e figuriamoci il telefono! Non c’erano altre abitazioni, la Diga di Tenarda doveva ancora essere costruita e non si parlava ancora di Turismo o di Biodiversità ma loro credettero fin dall’inizio nella loro scelta di vita. Potremmo definirli i "pionieri" di Colle Melosa!
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All'inizio, nel 1952, quando presero in concessione dal Demanio una delle caserme abbandonate dai militari per farla diventare un punto di ristoro (nel senso più ampio del termine), furono stanziali solo durante la stagione estiva fino a quando durante un sopralluogo in inverno (a piedi da Buggio), incontrarono per caso due alpinisti-sciatori dell’epoca (A.C. e A.T.) che fecero scaturire in loro la decisione di rimanere aperti tutto l'anno, praticamente di trasferirsi e vivere a Colle Melosa! Qualche anno più tardi la famiglia si allargò e dopo i due matrimoni dei figli, anche Emma ed Emilio "sposarono" la causa "Melosa" e accettarono la sfida!
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I problemi da risolvere erano l’attività quotidiana, d’altronde non c’era proprio nulla a cui potessero affidarsi, era tutto da inventare e costruire, nessun servizio essenziale e, in inverno, nemmeno qualcuno che avesse liberato la strada dalle copiose nevicate dell’epoca. Tanto è vero che acquistarono (a loro spese), un trattore per sgombrare la strada e rendere Colle Melosa accessibile anche in inverno. L’unico che all’inizio credette nel loro progetto fu don Guido Pastor (lo zio prete), che li ha sempre consigliati e aiutati, specialmente nei rapporti con le istituzioni, a risolvere le criticità più importanti.
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Grazie al loro coraggio, alla caparbietà, ai sacrifici (non solo economici), alle pressioni verso le istituzioni e al coinvolgimento delle persone che all’epoca le rappresentavano, sul finire degli anni ’60 iniziò a muoversi qualcosa, venne compresa l’importanza di quel presidio e di ciò che poteva rappresentare per lo sviluppo turistico della zona. Con il passare del tempo Colle Melosa divenne una meta per gli appassionati della montagna, gli alpinisti e i turisti della zona e la nostra struttura (l'unica all'epoca), un punto di riferimento tra quelle montagne, dal monitoraggio dei sentieri, dei boschi, della viabilità, oltre che essere il primo punto di soccorso e l’unico Posto di Chiamata del Soccorso Alpino per le situazioni più critiche. In quegli anni fu asfaltata la strada, venne prolungata la linea telefonica dalla Diga di Tenarda verso di noi, venne progettato un acquedotto Comunale e, negli anni '90 fu costruita una linea elettrica, tanto attesa e richiesta proprio da noi.
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Nel frattempo vennero create delle piccole camere, i termosifoni affiancarono le stufe a legna e il camino per rendere l’ambiente più confortevole e alla “Locanda” si iniziò a parlare anche di Ospitalità. Venivano a trascorrere le vacanze estive i nonni con i nipotini, per cambiare aria o per godersi i piaceri della montagna, il tutto in un ambiente familiare e sereno, la cucina era quella semplice, casalinga, e utilizzava i prodotti del territorio. Non c’era la televisione ma alla sera una fisarmonica allietava i clienti e creava delle piacevoli situazioni in buona compagnia.
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L’attività si è protratta ininterrottamente per 40 anni, fino al 1992 quando per gravi motivi di salute il destino li costrinse, a malincuore, ad abbandonare … ma le basi per il futuro sviluppo della zona erano consolidate. Negli anni la località era sempre più conosciuta, studiosi, botanici e ricercatori amplificarono questo processo facendo conoscere le meraviglie del nostro territorio, la Biodiversità, gli endemismi e quanto di più eccezionale e fantastico si possa trovare a Colle Melosa, nel cuore del Parco delle Alpi Liguri.
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Ma dopo questo periodo … la sfida continua e nel 2010, dopo aver rinnovato l’intera struttura, ci siamo rimessi in gioco per proseguire nella nostra attività e il sogno dei miei genitori ed insieme a mia moglie Laura, (e con il prezioso aiuto dei suoi genitori), i nostri figli Giacomo ed Emma, abbiamo ripreso da dove eravamo rimasti con la stessa passione di chi ci ha preceduto.
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Durante questi anni il flusso turistico e le situazioni sono cambiate. Il turismo stanziale non esiste più ed i nostri ospiti (molto spesso stranieri) sono i bikers che percorrono la Via del Sale, gli escursionisti che arrivano dall’Alta Via dei Monti Liguri o percorrono la GTA, ed hanno a disposizione solo una notte per fermarsi alla nostra “Locanda” (ora Rifugio Escursionistico), riposarsi e ristorarsi dopo una giornata di fatiche o semplicemente turisti con il piacere della buona cucina e delle passeggiate che per un giorno si vogliono godere la quiete della montagna, ammirare i paesaggi quasi dolomitici e la flora che li circonda.
Proprio perché a Colle Melosa, a quasi duemila metri di altitudine e ad un’ora dal mare, non si viene solo per “un attimo”… ma per camminare, pedalare, scalare, rilassarsi, evadere e … vivere la storia… .
Noi ci siamo e vi ospiteremo nella nostra “antica Locanda” con la cortesia, la professionalità e lo spirito di accoglienza ricevuto in eredità dai nostri cari, affinché anche a voi rimanga nel cuore un bel ricordo e la voglia di tornare!
Vi aspettiamo!
Pierangelo, Laura, Giacomo, Emma BORFIGA
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